In caso di guerra, chi può essere chiamato alle armi secondo la legge italiana?

21.04.2022

Nonostante l'Italia "ripudi la guerra come strumento di offesa agli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali", il Codice militare prevede la possibilità di chiamata alle armi in due casi:

  • entrata in guerra a seguito di deliberazione del Parlamento;
  • grave crisi internazionale in cui l'Italia è coinvolta, ad esempio in virtù della sua appartenenza ad un'organizzazione internazionale come la Nato.

In entrambi i casi, tuttavia, la leva obbligatoria potrà essere ripristinata soltanto nel momento in cui non risulti sufficiente il personale volontario in servizio e tale insufficienza non sia colmabile con il personale volontario in ferma permanente che abbia cessato il servizio da non più di 5 anni che quindi, per primo, sarebbe richiamato in servizio in caso di necessità.

In caso di carenza delle categorie di cui sopra, potrebbero essere chiamati per la prima volta i cittadini maschi dai 18 ai 45 anni, laddove, in caso di ripristino della leva obbligatoria, si andrebbe ad attingere alle cd liste di leva, conservate all'anagrafe, nelle quali sono iscritti tutti i cittadini maschi dal diciassettesimo anno di età.

In caso di chiamata, essendo la difesa della Patria un dovere del cittadino ai sensi dell'art. 52 Cost., non sarebbe possibile rifiutare salvo gravi motivi di salute e salvo lo stato di gravidanza per le donne.

Dott.ssa Desirè Perrella