In un recente intervento al Consiglio di ministri, come riportato in un comunicato stampa, si parla dell’adozione di una norma di interpretazione autentica in tema di criminalità organizzata. Quale è l’oggetto di questo intervento?
Nella nota n. 43 del 17 luglio 2023[1], il Consiglio dei ministri ha annunciato la futura adozione di una norma di interpretazione autentica[2] circa il concetto di reati di criminalità organizzata.
Infatti, per tali tipologie di illeciti il legislatore prevede delle deroghe rispetto alle regole generali. Tra queste deroghe vi è la possibilità di procedere, anche solo sulla base di sufficienti indizi, all'intercettazione di comunicazione tra presenti nell'abitazione o luoghi di privata dimora, anche quando non vi è fondato motivo di ritenere che in tali spazi sia in corso un'attività criminosa. Ciò costituisce una rilevante eccezione rispetto a quanto generalmente disposto negli artt. 266 e 267 c.p.p. in tema di intercettazioni.
Il problema principale attiene alla interpretazione del concetto di criminalità organizzata, poiché sul punto la legge non prevede alcuna definizione.
In presenza di tale lacuna, la Corte di cassazione ha stabilito che possono essere considerati reati di criminalità organizzata solo quelli associativi, ossia caratterizzati dalla presenza di una struttura organizzativa e dalla disponibilità di persone e adeguati mezzi. Non potrebbero essere invece annoverati nella citata categoria i reati individuali – per esempio omicidi, traffico di sostanze stupefacenti, estorsioni, anche se commessi da più persone – pur se gravitanti intorno a una realtà associativa.
Nel corso del citato Consiglio dei ministri si è preannunciata la volontà di adottare, in contrasto con quanto affermato dalla Corte di cassazione, una diversa nozione da introdurre mediante una norma di interpretazione autentica, caratterizzata da una portata più ampia che ricomprenda tutti quei reati che, pur se non associativi, siano a esso connessi. Ciò per far fronte, secondo quanto si legge nel Comunicato stampa, alle richieste degli uffici giudiziari di merito, che temono il rischio che la nozione ristretta adottata dalla Corte di cassazione porti alla illegittimità di molte intercettazioni e all'inutilizzabilità dei risultati probatori così ottenuti.
[1] Di seguito il link per prendere visione del comunicato stampa in questione https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-43/23174#:~:text=Il%20Consiglio%20dei%20Ministri%20si,Presidenza%20del%20Consiglio%20Alfredo%20Mantovano
[2] Per norma di interpretazione autentica si intende una legge volta a fornire il significato che lo stesso legislatore intende attribuire a una determinata disposizione.