La vicenda trae origine dal caso di una proprietaria di immobile adibito ad uso diverso da quello abitativo, la quale veniva tratta in giudizio dai proprietari degli immobili confinanti per il risarcimento del danno da immissioni sonore dei propri cani, divenute ormai intollerabili in quanto eccessivamente assordanti e prolungate nel tempo.

L'ordinamento giuridico accorda tutela risarcitoria e petitoria alla lesione del diritto di proprietà; questo vuol dire che è pacifico che il proprietario che ha subito la lesione del suo diritto possa chiedere di essere ristorato sia mediante azione di rivendica sia mediante azione risarcitoria.

Il diritto di proprietà è espressamente contemplato nell'Art. 42 della nostra Costituzione ed ha status di diritto fondamentale della persona, sia nella sua individualità che nella sua funzione sociale.

La disciplina in materia di usufrutto è contenuta nel codice civile del 1942, nozione di derivazione romana definito come "diritto di uso e sfruttamento delle cose altrui".