Che cos’è la sindrome da alienazione parentale?
La sindrome da alienazione parentale, acronimo PAS, è una condizione non riconosciuta a livello scientifico, anche se di recente sperimentata nella relazione tra i genitori.
A tal riguardo, per poter comprendere a pieno che cosa effettivamente si intende per PAS è necessario fare riferimento alla sentenza n. 6919/2016 della Corte di Cassazione, la quale asserisce che: " In tema di affidamento dei minori, qualora un genitore denunci comportamenti dell'altro, affidatario o collocatario, di allontanamento morale e materiale del figlio da sé, indicati come significativi di una PAS, ai fini della modifica delle modalità di affidamento, il giudice di merito è tenuto ad accertare la veridicità in fatto dei suddetti comportamenti, utilizzando i comuni mezzi di prova, tipici e specifici della materia, incluse le presunzioni, e a motivare adeguatamente, tenuto conto che tra i requisiti di idoneità genitoriale rileva anche la capacità di preservare la continuità delle relazioni parentali con l'altro genitore, a tutela del diritto del figlio alla bigenitorialità e alla crescita equilibrata e serena". In via definitiva possiamo affermare che la sindrome da alienazione parentale si verifica nel momento in cui la condotta posta in essere da uno dei genitori leda in modo grave il rapporto tra il figlio e l'altro genitore, sino al peggior risultato ipotizzabile, quello di renderlo difficilmente recuperabile o del tutto irrecuperabile. Rimedi collegati ai segnali che sarebbero propri della PAS:
- Ascolto del minore (v. art. 473-bis.6 c.p.c.);
- modalità dell'affidamento;
- tentativi di recupero della relazione tra figli minori e il genitore (non collocatario).
Dott.ssa Anna Maria De Marco