Cos’è l’azione di riconoscimento della paternità?

21.03.2023

Con l'azione di riconoscimento della paternità si viene a costituire un rapporto giuridico di filiazione, è disciplinata dagli artt. 269 s.s del c.c. e prevede che la paternità possa essere "giudizialmente dichiarata" nei casi in cui il riconoscimento è ammesso.

L'azione di riconoscimento della paternità è imprescrittibile, dunque non cade mai in prescrizione e può essere proposta sempre. 

Il figlio ha la possibilità di chiedere al giudice in qualunque momento il riconoscimento della paternità; se il figlio dovesse morire l'azione può essere portata avanti dai suoi discendenti, entro due anni dalla morte. La legittimazione, cioè il diritto di proporre l'azione è un legittimazione c.d. personalissima; riguarda solo il figlio. Il riconoscimento ammette ogni genere di prova. 

Comporta che il giudice nel decidere sul vincolo di filiazione possa usare anche prove meramente indiziarie (ad es. una lunga relazione tra la madre e il presunto padre biologico). Per quanto riguarda il mezzo di prova ematologico e/o genetico il c.d. test di paternità, viene detto che si tratta di elementi di prova decisivi. Il presunto padre non può essere fisicamente obbligato a sottoporsi al test di paternità. Quando il test in questione non viene chiesto dal figlio, il giudice può chiederlo anche personalmente oppure disporre che il presunto padre si sottoponga al test. Dall'altro lato il presunto padre potrà rifiutarsi di sottoporsi al test con la consapevolezza che tale comportamento potrà essere valutato ai sensi dell'art. 112 co. 2 c.p.c .

La sentenza che accerta la filiazione attribuisce al figlio nato fuori dal matrimonio la status di figlio naturale ed egli acquisisce gli stessi diritti del figlio nato in costanza di matrimonio. Nella sentenza il giudice ha il potere di impartire i provvedimenti che ritiene più opportuni per l'affidamento, il mantenimento e l'istruzione del figlio. Sotto il profilo successorio il figlio naturale diviene erede del padre dichiarato biologico. Solo con il riconoscimento dei figli nati fuori dal matrimonio si applicano le stesse regole successorie dettate dal codici civile per i figli nati durante il matrimonio.

Dott.ssa Irene Bendinelli