Come si cancella un’ipoteca?
La cancellazione di un'ipoteca avviene in modi differenti a seconda che quest'ultima sia volontaria, giudiziale o legale.
L'ipoteca volontaria, ossia quella scaturente dall'accordo tra le parti, può essere cancellata attraverso atto notarile di "assenso alla cancellazione di ipoteca".
Tale atto deve essere sottoscritto dal creditore e trasmesso all'Agenzia del Territorio, il tutto a spese del soggetto debitore che deve quindi farsi carico dei compensi del notaio e dei costi della procedura.
Per le ipoteche iscritte a garanzia di mutui e finanziamenti, anche non fondiari, concessi da banche o soggetti che esercitano attività finanziaria e da enti di previdenza obbligatoria ai loro dipendenti e iscritti può intervenire la cancellazione automatica, introdotta dalla legge 40/2007, c.d. "Legge Bersani". In tal caso, l'istituto di credito comunica agli uffici competenti, entro 30 giorni, l'avvenuta estinzione del debito, il tutto senza oneri per il cittadino. Ricevuta la comunicazione, l'Agenzia del Territorio provvede alla cancellazione.
L'ipoteca giudiziale, derivante cioè da una sentenza di condanna o da altro provvedimento del giudice, può essere cancellata soltanto su richiesta formale della parte interessata ed al ricorrere di determinate condizioni: il perimento del bene oggetto di ipoteca; l'estinzione dell'obbligazione garantita; la vendita forzata del bene ipotecato; l'espressa rinuncia da parte del creditore. In questi casi, l'Agenzia del Territorio provvede alla cancellazione o sulla base di un provvedimento del giudice o di un atto notarile sottoscritto dal creditore nel quale viene formalizzata l'estinzione del debito e la rinuncia all'ipoteca.
Per quanto riguarda, infine, l'ipoteca legale, cioè quella prevista dalla legge, la cancellazione avviene con apposito atto notarile o, in caso di contenzioso tra debitore e creditore, mediante provvedimento del giudice.
Gli uffici competenti, al ricevimento dei suddetti atti, provvedono ad annotare gli stessi a margine dell'ipoteca ai fini della cancellazione.
Dott.ssa Desirè Perrella