
La convivenza pre-matrimoniale (o pre-unione civile) influisce sulla quantificazione dell’assegno divorzile?
A cura di Avv. Beatrice Donati
Sì, la convivenza prima del matrimonio o dell'unione civile può essere considerata ai fini della determinazione dell'assegno di divorzio.
In particolare, la giurisprudenza ha chiarito che, quando la convivenza è stata stabile, duratura e simile a un vero e proprio rapporto familiare, essa può essere valutata insieme agli anni di matrimonio per quantificare l'assegno divorzile.
Questo accade, ad esempio, quando durante la convivenza uno dei due partner ha rinunciato a opportunità lavorative o economiche per dedicarsi alla famiglia, oppure ha contribuito alla carriera o al benessere dell'altro, anche senza un vincolo formale di matrimonio.
Naturalmente, non basta dire di aver convissuto, è necessario provare che la convivenza c'è stata e che ha inciso sul piano economico o personale, creando un legame simile a quello coniugale.
In sintesi, il periodo di convivenza "conta" se è stato significativo, soprattutto ai fini del contributo dato alla vita comune.
