Cosa si intende per posizione di garanzia?

25.11.2025

A cura di Avv. Sara Spanò

È una situazione in presenza della quale sorge a carico di taluno l'obbligo di agire (il cosiddetto obbligo di garanzia).

Dottrina e giurisprudenza hanno individuato, a proposito dell'art. 40 comma 2, cod. pen., il concetto di posizione di garanzia, la quale si presenta in due diverse tipologie:

  • posizione di controllo: è connessa al dominio che taluno esercita su un oggetto o su un'attività dalla quale derivano pericoli per gli interessi di terzi (esempi: il titolare di un'impresa che svolga attività pericolose; il possessore di un'arma da fuoco);
  • posizione di protezione: è connessa ad un legame giuridico in virtù del quale taluno è tenuto a proteggere beni giuridici di un altro soggetto che sia totalmente o parzialmente incapace di provvedervi autonomamente (esempio: obblighi protettivi dei genitori sui figli, del tutore sull'interdetto).

Un problema di rilievo è stabilire chi, nelle organizzazioni complesse , sia il titolare, (come ad esempio una grande azienda, organizzata in forma articolata).

Normalmente si ritiene che la posizione di garanzia spetti in questo caso ai soggetti posti in posizione apicale. Capita, piuttosto spesso, che tali soggetti deleghino funzioni ai loro sottoposti.

La delega produce effetti solo se:

  • è effettiva: il delegato deve ricevere i poteri e i mezzi necessari per esercitare le funzioni delegate e possedere i requisiti tecnici richiesti da tali funzioni;
  • è certa: la delega deve essere conferita in forma scritta, deve essere conosciuta dal delegato, deve essere impartita nel rispetto delle regole proprie dell'organizzazione complessa;
  • il delegante ha assolto ai suoi doveri non delegabili derivanti dalla posizione apicale.