Cosa sono il Tribunale e il Magistrato di Sorveglianza?

01.08.2023

La magistratura di sorveglianza è composta da due organi: il Magistrato di Sorveglianza e il Tribunale di Sorveglianza. 

Il termine "sorveglianza" sta ad indicare l'attività svolta da colui che "sorveglia" l'esecuzione della pena. 

In sostanza, sono degli organi che decidono sulle richieste avanzate dai condannati e che provvedono in merito alle eventuali decisioni connessi allo svolgimento della pena. 

Sia il Magistrato che il Tribunale di Sorveglianza sono giudici di primo grado e saranno competenti solitamente quelli della residenza o ubicazione del condannato.

Il Magistrato di Sorveglianza è un giudice (di primo grado) a cui il condannato può rivolgersi se vuole accedere a determinati benefici.

È un organo monocratico competente in merito all'esecuzione della pena al quale è conferito ampio potere di intervento sulla vita del detenuto. 

Proprio per questo motivo, la legge prevede che il magistrato debba recarsi frequentemente in carcere e ascoltare tutti i detenuti che intendono effettuare l'audizione. 

L'organo monocratico è competente nello specifico:

  • nelle fasi dell'esecuzione della pena per i ricoveri dei condannati in ospedali psichiatrici giudiziari;
  • nell'applicazione, revoca o proroga delle misure di sicurezza;
  • nella sospensione/differimento dell'esecuzione di pene detentive, ma anche sostitutive (es: se la pena restrittiva della libertà personale viene seguita nei confronti di chi si trova in gravi condizioni di infermità fisica ci si può rivolgere al magistrato di sorveglianza affinché l'esecuzione venga sospesa o differita in attesa che le condizioni di salute migliorino);
  • nell'accertamento delle condizioni dei detenuti all'interno delle carceri;
  • deve riportare al ministero della giustizia le principali esigenze segnalate dai detenuti;
  • ha il compito di approvare il programma di trattamento proposto dal personale competente per ogni singolo detenuto;
  • decide sulle richieste di ammissione al lavoro all'esterno (ex art. 21 o.p.);
  • decide in merito alla concessione di permessi ai detenuti, siano questi ordinari che di necessità;

Il Tribunale di Sorveglianza, come il magistrato di sorveglianza, si occupa di vigilare sulla fase esecutiva della pena. È un organo collegiale composto da quattro magistrati, due togati e due laici, scelti tra esperti in psicologia, psichiatria, servizi sociali e docenti di scienze criminalistiche. 

Al Tribunale spettano esclusivamente poteri giurisdizionali:

  • riabilitazione;
  • concessione della liberazione condizionale;
  • applicazione delle misure alternative alla detenzione come la detenzione domiciliare, semilibertà liberazione anticipata, affidamento in prova ai servizi sociali;
  • rinvio obbligatorio facoltativo dell'esecuzione della pena detentiva o sanzioni sostitutive;
  • parere sulle domande di grazia;
  • decide le impugnazioni proposte contro alcuni provvedimenti del Magistrato di Sorveglianza.