Crisi D’impresa: l’Albo di curatori, dei commissari e liquidatori.

06.09.2022

È stato introdotto l'albo dei curatori, dei commissari e dei liquidatori: snodo importante del Codice della crisi entrato definitivamente in vigore il 15 luglio.

All'Albo, istituito presso il Ministero della giustizia, possono iscriversi:

  • gli iscritti agli albi degli avvocati, dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e dei consulenti del lavoro;
  • gli studi professionali associati o società tra professionisti, sempre che i soci delle stesse siano in possesso dei requisiti professionali di cui sopra, e, in tal caso, all'atto dell'accettazione dell'incarico, deve essere designata la persona fisica responsabile della procedura;
  • coloro che abbiano svolto funzioni di amministrazione, direzione e controllo in società di capitali o società cooperative, dando prova di adeguate capacità imprenditoriali e purché non sia intervenuta nei loro confronti dichiarazione di apertura della procedura di liquidazione giudiziale.

Per l'iscrizione all'albo è previsto un costo di euro 150, mentre la cifra richiesta ogni anno per l'iscrizione agli iscritti sarà di 50 euro. Tali soggetti dovranno dimostrare di aver assolto gli obblighi di formazione espressamente richiesti.

L'albo è tenuto con modalità informatiche ed è suddiviso in due parti: una parte pubblica e una parte riservata (a cui potranno accedere solo i magistrati e i dirigenti delle cancellerie).

L'iscrizione è richiesta a tutti quei soggetti che sono destinati a svolgere, su incarico del tribunale, le funzioni di curatore, commissario giudiziale e liquidatore, nelle procedure di cui al Codice della crisi e dell'insolvenza.

L'albo è articolato in due sezioni: un sezione ordinaria e una sezione componenti degli Organismi di composizione della crisi d'impresa (OCRI), di cui all'articolo 2, comma 1, lettera u), del Codice della crisi.

I candidati sono tenuti a comprovare di aver acquisito una formazione specifica mediante la frequenza a corsi di perfezionamento, della durata di almeno 200 ore, in materia di crisi d'impresa e sovraindebitamento, oltre ad aver svolto un tirocinio di almeno sei mesi presso curatori fallimentari, commissari giudiziali e ulteriori professionisti del settore.

Il professionista, inoltre, per rimanere iscritto all'albo dovrà frequentare, ogni due anni, un corso di aggiornamento di almeno 40 ore. I corsi di formazione e di aggiornamento saranno organizzati in conformità delle linee guida che dovranno essere elaborate dalla Scuola superiore della Magistratura.

L'articolo 358 del Codice della crisi, al comma III, statuisce che "il curatore, il commissario giudiziale e il liquidatore sono nominati dall'autorità giudiziaria tenuto conto:
a) delle risultanze dei rapporti riepilogativi di cui all'articolo 16-bis, commi 9-quater, 9-quinquies e 9-septies, del D.L. n. 179 del 2012, convertito in L. n. 228 del 2012;
b) degli incarichi in corso, in relazione alla necessità di assicurare l'espletamento diretto, personale e tempestivo delle funzioni;
c) delle esigenze di trasparenza e di turnazione nell'assegnazione degli incarichi, valutata la esperienza richiesta dalla natura e dall'oggetto dello specifico incarico;
d) con riferimento agli iscritti agli albi dei consulenti del lavoro, dell'esistenza di rapporti di lavoro subordinato in atto al momento dell'apertura della liquidazione giudiziale, del deposito del decreto di ammissione al concordato preventivo o al momento della sua omologazione
."

Dott. Arcangelo Genovese