Cosa sono le D.A.T.?

04.11.2025

A cura di Avv. Sara Spanò

Le DAT, comunemente definite "testamento biologico" o "biotestamento", introdotte dalla Legge n. 219 del 2017, art 4, sono le indicazioni che una persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di una eventuale, futura incapacità di scegliere in modo autonomo, può esprimere, dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle sue scelte, in merito all'accettazione o rifiuto di determinati accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche e singoli trattamenti sanitari.

Il soggetto che redige il testamento biologico si chiama "disponente" e può indicare in seno allo stesso anche un soggetto terzo definito "fiduciario" anche esso maggiorenne e capace di intendere e di volere che farà le veci del disponente e si interfaccerà con il medico o con la struttura sanitaria per conto del disponente.

Nel caso in cui l'atto non contiene la nomina del fiduciario o sia intervenuta rinuncia o ancora questo sia divenuto incapace di intendere e di volere, fatte salve le disposizioni inserite nell'atto dal disponente , il Giudice Tutelare può nominare un amministratore di sostegno che fa le veci del disponente.

Le D.A.T devono essere redatte per atto pubblico. La forma notarile non è però obbligatoria. Le DAT possono essere anche redatte per scrittura privata, consegnata personalmente dal disponente presso l'ufficio dello stato civile del comune di residenza che provvede all'annotazione in apposito registro, oppure presso le strutture sanitarie quando la Regione di competenza ha adottato modalità telematiche di gestione della cartella clinica o il fascicolo sanitario elettronico e ha regolamentato la raccolta di copia delle DAT e il loro inserimento nella banca dati.