
Che cos’è l’exceptio doli?
A cura di Dott. Gennaro Ferraioli
L'exceptio doli è un rimedio generale ammesso all'interno del nostro ordinamento, anche non esplicitamente riconosciuto, che si fonda sui principi generali della correttezza e della buona fede.
Contro un soggetto che abusa di un proprio diritto, è consentito l'utilizzo di tale eccezione per paralizzare la pretesa giuridica avanzata: nello specifico, si tratta di un diniego di effetti.
Si distingue tra l'exceptio doli generalis seu praesentis e quella specialis seu praeteriti.
La prima si riferisce al dolo attuale, vale a dirsi al momento dell'abuso che si realizza una volta intentata l'azione nel processo.
È un rimedio utilizzabile in via generale, anche al di là delle ipotesi tipizzate, al fine di far rigettare la domanda giudiziale; può venire azionato al fine di precludere l'esercizio fraudolento o sleale dei diritti, paralizzando l'efficacia dell'atto che ne costituisce fondamento, ovvero quando l'attore abbia contravvenuto al divieto di "venire contra factum proprium".
La seconda, invece, attiene al dolo commesso al momento della conclusione dell'atto. Tale eccezione è diretta a far valere l'esistenza di raggiri impiegati per indurre un soggetto a porre in essere un determinato negozio, al fine di chiederne l'annullamento.
In caso di dolo incidente, invece, l'eccezione non viene azionata per l'invalidità del contratto, ma per far valere la responsabilità del contraente in mala fede per i danni arrecati dal suo comportamento illecito.