L’obbligo di motivazione, a pena di nullità, del giudice rimettente: art. 24 bis c.p.p.

26.08.2023

Cass. Pen., Sez. I, 15 maggio 2023 n.20612

Il Decreto Legislativo n. 150/2022 (cd. Riforma Cartabia) ha introdotto l'istituto del rinvio pregiudiziale alla Corte di Cassazione per la decisione sulla competenza per territorio, disciplinato e regolato dall'art. 24 bis c.p.p. L'articolo 24 bis c.p.p. (comma 1) stabilisce che: "Prima della conclusione dell'udienza preliminare o, se questa manchi, entro il termine previsto dall'articolo 491, comma uno, la questione concernente la competenza per territorio può essere rimessa, anche d'ufficio, la corte di cassazione." L'introduzione di tale articolo è stata alquanto rilevante per regolare preliminarmente in merito alle questioni per territorio così da evitare l'insorgere di possibili conflitti.

Nello specifico la Corte di Cassazione decide in camera di consiglio e, se dichiara l'incompetenza del giudice che procede, ordina la trasmissione degli atti al PM presso il giudice competente. L'ordinanza con la quale il giudice rimette la questione alla Corte viene trasmessa nell'immediato a quest'ultima unitamente agli atti necessari per la risoluzione della questione con l'indicazione delle parti e dei difensori.

Emblematica, a tal proposito, è stata la sentenza della Corte di Cassazione, Sez. pen., n. 20612 del 15 maggio 2023. La vicenda ha ad oggetto il Tribunale di Latina che ha rimesso alla Suprema tutti gli atti volti alla risoluzione in via pregiudiziale della questione di competenza per territorio sollevata dai difensori degli imputati. Il giudice rimettente ha rilevato che il procedimento era stato trasmesso dal tribunale di Roma, il quale aveva dichiarato la propria incompetenza e altresì aveva rilevato che nella fase delle indagini preliminari era stata attribuita la competenza del PM e del gip distrettuale e che il dibattimento doveva essere istituito dinanzi al Tribunale di Latina.

La Corte definisce il rinvio pregiudiziale come "un meccanismo risolutivo preventivo che si aggiunge agli strumenti di impugnazione per definire la questione della competenza territoriale."

La relazione finale stabilita dalla Commissione Lattanzi "ha suggerito che bisogna responsabilizzare il giudice di merito nella valutazione del rinvio incidentale alla Corte per la definizione della questione sulla competenza territoriale orientando la scelta solo sul rispetto di questioni di una certa serietà in modo da evitare un venir meno dei principi costituzionali dell'efficienza e della ragionevole durata del processo." È un provvedimento che permettere l'inutile dispendio dell'attività processuale dal momento che il giudice indicato come competente o si ritiene competente e deve procedere o si ritiene incompetente e deve trasmettere gli atti al giudice competente, salvo che il giudice che gli ha trasmesso gli atti sia competente. Se, invece, il giudice che ha trasmesso gli atti non sia competente sarà necessario sollevare il conflitto.

Il giudice che non si ritiene incompetente, perché altrimenti solleverebbe il conflitto, deve utilizzare il rinvio pregiudiziale spiegando le ragioni della sua decisione e illustrando le questioni sollevate dalle parti, sempre che non ritenga manifestamente infondate le eccezioni difensive. È opportuno stabilire che all'eccezione di incompetenza per territorio del giudice procedente deve essere associata la contestuale richiesta di rimessione della questione alla decisione della Corte di Cassazione. Rientra, in tal modo, ad avviso degli Ermellini, nei poteri del giudice investito della questione sulla competenza per territorio sollevata dalla parte con istanza di rimessione, il rigetto dell'eccezione, ove ne delibi l'infondatezza, senza essere tenuto al rinvio pregiudiziale alla Corte di Cassazione.

In altri termini il giudice procedente "può" – non deve – rimettere la questione alla Corte di Cassazione, se sceglie di utilizzare il rinvio pregiudiziale, deve motivare e spiegare le ragioni di questa sua scelta e prendere esplicita posizione sull'eccezione sollevata dalla parte. Si deve evitare che l'eccezione di incompetenza territoriale, tempestivamente sollevata, venga respinta ma resti come un "vizio occulto" del processo, con la possibilità che venga accolta nei gradi successivi e determini la caducazione dell'attività processuale. Nel caso di specie la Corte ha acclarato che il rinvio pregiudiziale è inammissibile in quanto "il giudice non ha compiuto nessuna delibazione della questione, rimettendo alla Corte di legittimità la questione della competenza senza neppure prospettare i termini della stessa, né prendendo posizioni sulle argomentazioni delle parti con riguardo ai singoli reati commessi dagli imputati". Il giudice, al contrario, avrebbe dovuto esporre le questioni e analizzarle per compiere una preliminare delibazione di fondatezza e prospettare l'impossibilità di risolverla con gli ordinari strumenti: ordinanza motivata di rigetto dell'eccezione, proposizione del conflitto, declinatoria della competenza in favore di un terzo giudice.

Dott.ssa Letizia Fratello