La procedura di infrazione comunitaria

18.07.2023

La procedura di infrazione comunitaria è uno strumento fondamentale nell'ambito dell'Unione Europea attraverso il quale la Commissione europea agisce per sanzionare gli Stati membri che non rispettano le norme comunitarie, assicurando così la corretta applicazione del diritto dell'UE e la tutela degli interessi dei cittadini europei.  

Questa procedura si articola in diverse fasi, che possono variare in base alla gravità della violazione commessa.

Inizialmente, la Commissione europea invia una lettera di messa in mora allo Stato membro trasgressore, indicando la presunta violazione e richiedendo spiegazioni entro un determinato termine. Se lo Stato membro non risponde in modo soddisfacente o non adotta le misure necessarie per porre rimedio alla violazione, la Commissione può passare alla fase successiva.

Nella fase successiva, la Commissione europea può inviare un parere motivato, una comunicazione formale che espone in modo dettagliato la violazione imputata allo Stato membro. 

Lo Stato membro ha un determinato periodo di tempo per adottare misure correttive e informare la Commissione delle azioni intraprese. In caso di mancata o inadeguata risposta al parere motivato, la Commissione può adire la Corte di giustizia dell'Unione europea.

La Corte, una volta adita, ha il potere di pronunciarsi sulla violazione del diritto dell'UE da parte dello Stato membro.  Nel caso in cui sia riconosciuta l'esistenza della violazione, può imporre sanzioni finanziarie o adottare altre misure correttive. 

Inoltre, la Corte può anche stabilire un termine per l'adempimento delle sentenze e dei pareri, e monitorare l'attuazione delle decisioni degli Stati membri.

Negli ultimi anni, la procedura di infrazione comunitaria ha subito alcuni sviluppi significativi. 

In primo luogo, la Commissione europea ha intensificato i suoi sforzi per garantire l'applicazione uniforme del diritto dell'UE in tutti gli Stati membri istituendo il cosiddetto "Pilastro europeo dei diritti sociali", che mira a rafforzare la dimensione sociale dell'UE e a promuovere l'uguaglianza e la giustizia sociale. 

La Commissione sta monitorando attentamente il rispetto di questo Pilastro da parte degli Stati membri e può intraprendere azioni correttive in caso di violazioni.

Inoltre, la Commissione europea ha adottato una posizione più rigorosa riguardo al rispetto delle regole ambientali. 

E' stato introdotto, infatti, l'Accordo Verde europeo, un piano ambizioso per la transizione verso un'economia sostenibile. L'attuazione di questo accordo è monitorata da vicino dalla Commissione, la quale in caso di mancato rispetto dello stesso  può adire la Corte di giustizia.

Infine, è importante sottolineare che la procedura di infrazione comunitaria non coinvolge solo la Commissione europea. 

Gli Stati membri, le istituzioni dell'UE e persino i cittadini europei possono segnalare presunte violazioni del diritto dell'UE alla Commissione. 

Questo meccanismo di segnalazione consente di rafforzare la vigilanza sul rispetto del diritto dell'UE e coinvolgere attivamente tutti gli attori interessati nella promozione dell'applicazione corretta delle norme comunitarie.

La procedura di infrazione comunitaria, quindi,  rimane ad oggi lo strumento essenziale per preservare l'integrità del diritto dell'UE e tutelare gli interessi dei cittadini europei.

Avv. Giulia Solenni