La tecnologia nello sport e le nuove frontiere della revisione delle decisioni tecniche

13.05.2022

L' attenzione dei mass-media sulla gran parte delle competizioni sportive disputate a livello internazionale ha ingenerato sempre più un aumento in termini di fatturato di tutto il comparto. Il peso delle decisioni tecniche degli ufficiali di gara diventa sempre più pressante. Un solo errore può avere conseguenze economiche importanti, considerate le conseguenze che i risultati sportivi di molte società hanno sulle prospettive di stabilità e di crescita nel medio-breve termine.

L' utilizzo della tecnologia nello sport, da un lato, è bistrattato dai nostalgici della vecchia radiolina e di "Tutto il calcio minuto per minuto[1]" con le voci dei tanto amati radiocronisti, collegati dagli stadi italiani. E' giusto però sottolineare, sulla base di quanto riscontrato negli ultimi anni, la notevole riduzione dell'influenza complessiva sui risultati di eventuali e sempre possibili errori materiali umani. Non occorre spostare l'attenzione su discipline sportive molto lontane per comprendere quanto la tecnologia ha migliorato l'efficienza della giustizia tecnica, revisionando decisioni oggettivamente errate senza inficiare le sorti delle competizioni.

Da sempre - in discipline come il ciclismo, l'atletica leggera oppure l'ippica - l'uso di fotocellule e di strumentazioni tecniche di accurata precisione ha permesso di risolvere casi controversi, restituendo una prova fotografica del corretto ordine di arrivo. Il fotofinish venne impiegato dai giudici di gara a partire dai Giochi Olimpici disputati a Los Angeles nel 1932, arrivando ad essere, ancora oggi, un dispositivo fondamentale in tutte le competizioni più importanti: basti soltanto pensare che è solo di circa un mese fa la vittoria alla Amstel Gold Race del ciclista polacco Michal Kwiatkowski della Ineos Grenadiers, grazie alla revisione del frame scattatoin dirittura d'arrivo[2].

Un'altra strumentazione di efficientissima realizzazione, sviluppata da ingegneri inglesi nel 2001, è utilizzata nel tennis, nel cricket e, grazie ad una recente introduzione, anche nel calcio. Il c.d. "occhio di falco" (trad. dall'inglese "hawk-eye") consiste in un accurato sistema di ricostruzione della traiettoria della pallina, che consente di controllare la validità del punto assegnato. L'utilizzo di questo modello fu adottato per la prima volta anche dalla Federazione calcistica internazionale (FIFA), la quale sperimentò la tecnologia a partire dal 2012. Dopo un iniziale periodo di naturale scetticismo, a partire dalla stagione sportiva 2015/2016, l'hawk-eye venne utilizzato anche nel campionato di Serie A per verificare la regolare segnatura di una rete (c.d. Goal Line Technology, G.L.T.).

Muove completamente su direttrici differenti l'utilizzo della tecnologia nella pallavolo, grazie all'ausilio del c.d. video-check. La presenza di telecamere installate negli impianti di gioco consente ai direttori di gara la possibilità di modificare la propria scelta tecnica sulla base di quanto rivisto da un monitor a disposizione dell'arbitro. L'intervento del video-check è regolamentato puntualmente dalla Federazione Italiana Pallavolo (FIP) per quanto concerne i campionati maggiori. Riportando testualmente, "ogni squadra ha il diritto di richiedere la verifica Video-Check due volte per ogni set (le verifiche non richieste in un set non possono essere utilizzate nel set successivo). Se la verifica Video-Check è "positiva" (le immagini confermano la correttezza della richiesta della squadra) il numero delle richieste disponibili rimarrà inalterato, al contrario se la verifica risulta "negativa" il numero delle richieste verrà ridotto di una unità.[3]"

E' nel calcio però che la tecnologia in campo sta avendo la più vasta eco mediatica, considerata l'attenzione spasmodica dei mass-media per questo sport. L'avvento del V.A.R. (Video Assistant Referee) ha modificato completamente la giustizia tecnico-calcistica sin dal momento del suo primo utilizzo in concomitanza dei mondiali per club nel 2016 in Giappone. Ricalcando in parte strumenti utilizzati già nella pallavolo o nel tennis, esso opera quale giudizio di revisione, consentendo, in casi espressamente determinati dal Regolamento del Gioco del Calcio, la modificazione della decisione tecnica del direttore di gara. Per quanto disciplinato nelle norme del gioco, il presupposto necessario per l'intervento dell'ufficiale di gara addetto al VAR è la commissione di un "chiaro ed evidente errore" oppure la mancata valutazione di un "chiaro episodio non visto" da parte dell'arbitro in relazione a fattispecie tipizzate dal Protocollo inserito in appendice al Regolamento.

È difficile riuscire a prevedere i nuovi orizzonti della tecnologia nello sport, ma è pacifico ammettere che il suo utilizzo - sebbene molte volte sia così distante o difficilmente spiegabile - abbia districato casi altrimenti irrisolvibili, grazie soprattutto alla giusta preparazione degli addetti ai lavori, sempre più specializzati.

Dott. Gianmarco Meo


[1] Tutto il calcio minuto per minuto è una popolare trasmissione radiofonica di Rai Radio 1 dedicata alle radiocronache in diretta del campionato italiano di calcio, ideata nel 1959 da Guglielmo Moretti (all'epoca capo della redazione sportiva Rai), Roberto Bortoluzzi (che ne diviene il conduttore), Sergio Zavoli (all'epoca capo della Redazione radiocronache) e Giorgio Boriani. (Wikipedia)

[2] Ansa.it, Amstel: vittoria del polacco Kwiatkowski al fotofinish, <https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/ciclismo/2022/04/10/amstel-vittoria-del-polacco-kwiatkowski-al-fotofinish_47d5fdf2-02bb-4d32-810d-971a9f22e5f3.html>

[3] Regolamento Video-Check, Regolamento Superlega Maschile e Serie A1 Femminile: Campionati - Supercoppe - Coppa Italia, pag. 3, < https://www.legavolley.it/wp-content/uploads/2021/09/Regolamento-VideoCheck.pdf>