Legge di Bilancio 2023: Le misure approvate

23.11.2022

La Legge di Bilancio rappresenta un momento significativo ed essenziale per ogni Governo, ma soprattutto un atto normativo fondamentale dello Stato.

Essa, infatti, indica le previsioni di entrata e di spesa, relativamente all'anno successivo all'esercizio in cui è approvata (nonché le previsioni di entrata e di spesa su piano triennale) e organizza e dispone le risorse economiche necessarie al raggiungimento degli obiettivi fissati dall'Organo Esecutivo in concordanza con le determinazioni europee, sulla base di una valutazione analitica di tutti gli elementi finanziari di cui dispone.

È del 21 novembre 2022 la notizia della predisposizione della nuova manovra di bilancio per il 2023 approvata dal neoeletto Governo Meloni, che rimane comunque in attesa dell'approvazione finale in Parlamento, il cui termine limite è fissato, come di consueto, al 31 dicembre 2022.

Nello specifico, il provvedimento che verrà trasmesso al Parlamento contiene una serie di misure volte a disciplinare vari aspetti: dalla flat tax, all'aumento delle pensioni minime, all'emergenza sul caro energia e rincari bollette, fino allo spinoso caso del reddito di cittadinanza e, di riflesso, al tema del lavoro. Il tutto quantificato nell'ammontare di un valore pari a 35 miliardi di euro.

Una manovra, insomma, definita dalla stessa Presidente "coraggiosa".

Un tema che sicuramente, negli ultimi anni, ha attirato molto l'attenzione di tanti operatori economici è quello relativo alla "flat tax", prevista al 15% ed estesa ad un'ulteriore platea di destinatari anche in questa manovra di bilancio: il Governo, infatti, ha previsto che ne beneficiassero autonomi e partite iva fino a 85.000 €.

Nello specifico, per i lavoratori autonomi, è fatta previsione di una flat tax incrementale al 15% con una franchigia pari al 5% e un tetto massimo di 40.000 €.

Sempre in materia fiscale, poi, si è provveduto a stabilire una sorta di "tregua fiscale" per imprese e cittadini che negli ultimi anni sono stati vittime di difficoltà economiche dovute al dilagare della pandemia da Covid.

In tema di "lavoro", invece, sono previsti premi di produttività detassati, con aliquota al 5% per premi di produttività fino a 3.000 €, mentre sono previste agevolazioni alle assunzioni a tempo indeterminato, con soglia di contributi fino a 6.000 €, per chi ha già un contratto a tempo determinato e, nello specifico, con riferimento alle donne under 36 e ai percettori del reddito di cittadinanza.

Altro tema riguarda l'aspetto pensionistico, relativamente ridimensionato con l'introduzione della quota 103: il nuovo schema di "anticipo pensionistico" prevede, infatti, di andare in pensione a 62 anni di età e 41 anni di contributi. Per chi decidesse di continuare a lavorare, è prevista decontribuzione pari al 10% sullo stipendio.

Per le donne è invece prorogata per il 2023 la previsione di pensione anticipata, ma con alcune modifiche: in pensione a 58 anni con due o più figli a carico, a 59 anni con un figlio, a 60 anni negli altri casi.

È confermata l'Ape sociale per i lavori usuranti.

Per ciò che attiene le risorse destinate alle misure contro il caro energia (le quali ammontano a oltre 21 miliardi di euro) consentono di ampliare la platea dei beneficiari, estendendo gli aiuti anche a famiglie e imprese.

Nello specifico, infatti, è fatta conferma dell'eliminazione degli oneri impropri delle bollette, mentre è rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d'imposta (che salirà dal 30% al 35%) per le imprese piccole e le attività come bar, ristoranti ed esercizi commerciali. Allo stesso modo, è fatta riconferma del finanziamento del credito d'imposta (che salirà dal 40% al 45%) per le imprese che consumano grandi quantità di energia e di gas.

La fetta più importante è dedicata al "pacchetto famiglia".

La previsione in manovra è di conferma e rafforzamento del meccanismo di ricezione del bonus sociale sulle bollette, con l'innalzamento della soglia ISEE da 12.000 € a 15.000 €.

È istituito un fondo (pari a 500 milioni di euro) destinato alla realizzazione di una "Carta Risparmio Spesa", gestita dai Comuni, per redditi fino a 15.000 €, volta all'acquisto di beni di prima necessità, da utilizzare presso punti vendita che aderiscono all'iniziativa.

È prevista, altresì, una maggiorazione pari al 50% dell'assegno unico per le famiglie con tre o più figli. È confermato l'assegno per i disabili.

È previsto un mese in più di congedo facoltativo e retribuito, utilizzabile fino ai sei anni di vita del figlio.

È ridotta l'Iva dal 10 al 5% per i prodotti per l'infanzia e per l'igiene intima femminile.

Sono, inoltre, prorogate per il 2023 le agevolazioni per i giovani under 36 che vogliono acquistare la prima casa.

Ultima più importante previsione, quella inerente al Reddito di Cittadinanza, per il quale prende avvio il periodo di transizione, fino alla totale riforma prevista nel 2024 che porterà alla totale abolizione.

Ad oggi, in ogni caso, la previsione in manovra di bilancio stabilisce che per le persone tra i 18 e i 59 anni, abili al lavoro e che non abbiano a carico disabili, minori o persone con almeno 60 anni d'età, è riconosciuto il reddito fino ad un limite massimo di otto mensilità.

È previsto, altresì, un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In caso di rifiuto di questa condizione o anche solo della prima offerta di lavoro congrua, il beneficio al reddito decade.

È chiaro che una manovra composita come quella della Legge di Bilancio di uno Stato preveda altri ed ulteriori interventi, come ad esempio la questione dell'innalzamento della soglia per l'uso del contante, la sospensione dell'entrata in vigore della plastic e della sugar tax, nonché quella relativa al ritorno del tema del "Ponte sullo Stretto".

Rimane il fatto che, ad oggi, queste rimangono delle previsioni riportate in un disegno di legge approvato soltanto dal Governo e che devono ancora passare al vaglio del Parlamento, suscettibili, dunque, di modificazioni più o meno corpose nel testo.

Dott.ssa Sara Nuzzo