Che cos’è la minorata difesa e quand’è che trova applicazione?

12.07.2022

La cosiddetta minorata difesa è una circostanza aggravante comune e ad efficacia comune prevista dall'art. 61, n. 5, c.p. In particolare, il legislatore prevede un aumento di pena pari a un terzo per colui che ha approfittato di circostanze di tempo, di luogo o di persona tali da ostacolare la pubblicata o privata difesa.

La formulazione è particolarmente ampia e perciò in grado di ricomprendere un'amplissima casistica di condotte.

È stato perciò affermato che integra la citata circostanza aggravante la condotta del truffatore che, avvalendosi della vendita online, abbia tratto in concreto vantaggi dall'utilizzazione dello strumento della rete. Per esempio, nel caso in cui l'agente abbia utilizzato nickname per rendere più difficile la sua identificazione.

Ancora, la giurisprudenza ha ritenuto che la commissione di reati in orario notturno possa integrare la citata circostanza aggravante. Ancora, anche l'età avanzata della vittima è elemento idoneo a integrare la minorata difesa.

Non basta però che ricorra uno di questi casi affinché si applichi un aumento di pena. Infatti, la recente giurisprudenza di legittimità ha evidenziato come è necessario l'accertamento che, nel caso concreto, la pubblica o privata difesa sia stata effettivamente ostacolata, in assenza di elementi di segno contrario
Dott. Marco Misiti