Obbligo di museruola e guinzaglio quando si porta a spasso un cane in campagna

25.01.2023

Cass. pen., sez. IV, 30 Giugno 2022, n.37183

La sentenza esaminata riguarda un episodio di aggressione cagionato da due animali domestici, nello specifico due cani, i quali in compagnia dei loro padroni circolavano liberamente, senza museruola né guinzaglio, in aperta campagna.

Ad un certo punto i due cani aggredivano una donna in compagnia del suo compagno che si trovava anch'essa nello stesso luogo di aperta campagna, provocandole lesioni personali giudicate guaribili in 20 giorni.

I due imputati, nonché padroni dei due cani, venivano condannati dai giudici di merito alla pena di 300 Euro di multa a testa per il reato di cui agli artt. 113 e 590 c.p. (delitto di lesioni personali colpose).

I due padroni proponevano allora ricorso in Cassazione avverso la sentenza di primo grado.

Il difensore legale dei due ricorrenti sosteneva che i due cani erano senza museruola poiché lasciati circolare in una zona di aperta campagna, dunque, non sussisteva alcuna necessità di conformarsi a regole di prudenza. Inoltre, veniva affermato che l'impulso dei due cani era stato generato da un atteggiamento aggressivo adottato dalla vittima dell'attacco.

Alla luce di quanto esposto, la domanda a cui occorre rispondere è dunque la seguente: qualora un cane aggredisca un individuo, il rispettivo padrone è tenuto a rispondere del fatto?

Per analizzare tale quesito è necessario premettere che nel nostro ordinamento vige il principio di diritto ai sensi del quale l'obbligo di custodia di un animale sorge ogni qualvolta sussista una relazione di semplice detenzione, anche solo materiale e di fatto, tra un certo soggetto e un animale, non essendo necessario un rapporto di proprietà in senso civilistico.

Dunque, si evince chiaramente da quanto sopra disposto che la semplice detenzione dell'animale costituisce presupposto per generare in capo al detentore dell'animale stesso un obbligo di custodia nei confronti di quest'ultimo.

Nel caso di specie l'aver lasciato i cani senza museruola, costituisce senz'altro un atteggiamento negligete e imprudente e a doverne rispondere sono senz'altro i detentori dei due animali.

Per tale ragione la Cassazione Penale si è espressa affermando che "in presenza di altre persone occorre sempre adottare cautele idonee a evitare il pericolo che il cane possa assalire i terzi e quindi portare l'animale al guinzaglio e munirlo di museruola, senza che abbia rilievo alcuno che ci si trovi in aperta campagna e che non si tratti di zona abitualmente frequentata da persone, poiché è proprio la presenza di terzi nella specifica occasione in cui ci si trova a transitare con il cane, e non in generale, a determinare la necessità di cautela".

Non può avere rilievo il fatto che «la persona aggredita possa aver tenuto un atteggiamento che in qualche modo possa aver scatenato l'aggressività degli animali». Difatti, «l'obbligo di protezione e controllo si estende ai comportamenti imprudenti altrui, in quanto la colpa della vittima che tenga un comportamento imprudente può, al più, concorrere con quella del garante ma non eliderla».

Infine, «nemmeno può affermarsi che un'improvvisa aggressione da parte di un cane, anche se normalmente inoffensivo, è un fatto che esuli dalle ordinarie prospettazioni di una persona scrupolosa e che sia catalogabile in termini di imprevedibilità», precisano i Giudici, sottolineando, indirettamente, l'imprudenza compiuta dall'uomo e dalla donna, che lasciarono i cani «liberi e senza museruola».

Dott.ssa Federica Bontempi