Perché la locuzione “reato penale” fa rabbrividire i giuristi?
Sicuramente vi sarà capitato di leggere o di sentire parlare di "reato penale"; magari voi stessi, talvolta, utilizzate tale locuzione credendola corretta.
Ebbene dovete sapere che ogni volta che qualcuno dice ad alta voce la parola "reato penale" un giurista rabbrividisce.
Perché?
La risposta è molto semplice: non esiste un reato che non sia penale.
Spieghiamoci meglio: il nostro ordinamento distingue diverse tipologie di fatti illeciti: illecito civile, illecito penale e illecito amministrativo.
In generale, il fatto illecito può essere definito come un danno che consegue ad una condotta illecita e può avere diversa natura a seconda della norma giuridica che viene lesa: norma civile, norma penale, norma amministrativa.
Quando ad essere violata è una norma penale abbiamo il REATO, che giuridicamente si definisce come un fatto umano tipico, antigiuridico e colpevole a cui è ricollegabile una sanzione penale.
Dire "reato penale" significa, quindi, ripetere due volte lo stesso concetto, proprio perché non esistono reati civili o reati amministrativi.
Corretta, invece, è l'espressione "illecito penale" perché come abbiamo detto un fatto illecito può avere nature diverse.
Attenzione, quindi, alla terminologia...i giuristi ci tengono molto!
Avv. Giulia Solenni