Come separarsi e divorziare in Comune?

26.06.2025

A cura di Dott.ssa Lisa Martini

Quando una coppia decide di separarsi o divorziare, non è detto che debba affrontare un lungo percorso in Tribunale. Dal 2014 la legge italiana permette alle coppie, in alcuni casi e a determinate condizioni, di separarsi o divorziare direttamente in Comune.

Ma attenzione: non vale per tutti.

Vediamo insieme in cosa consiste questa procedura, chi può utilizzarla e quali sono i suoi vantaggi.

1. Chi può usare questa procedura e quale contenuto può avere l'accordo?

Questa possibilità è riservata a coppie che rispettano determinati requisiti.

Innanzitutto, il matrimonio deve essere stato celebrato in forma civile o religiosa (e in questo caso trascritto nei registri civili). È valida anche se il matrimonio è stato celebrato all'estero, ma deve risultare trascritto in Italia.

Inoltre, almeno uno dei due coniugi deve essere residente nel Comune dove si presenta la richiesta. Ma il punto più importante è questo: non devono esserci figli minori, figli maggiorenni con disabilità grave o che non siano economicamente autonomi. Se c'è anche solo una di queste situazioni, la legge non consente di procedere in Comune.

L'accordo non può contenere patti di trasferimento patrimoniale, mentre sia in ipotesi di separazione consensuale che di divorzio, è possibile inserire, nell'accordo stesso, l'obbligo di pagamento di un assegno periodico a carico di uno dei coniugi.

In pratica, è una soluzione pensata per chi vuole solo "ufficializzare" la fine del rapporto, senza dover regolare altre situazioni.

Un'altra cosa importante: la presenza degli avvocati è facoltativa. I coniugi possono farsi assistere, ma non è obbligatorio.

2. Come si svolge la procedura?

La procedura prevede due incontri.

Nel primo, entrambi i coniugi si presentano insieme davanti all'Ufficiale dello Stato Civile per dichiarare la volontà di separarsi o divorziare. In quella sede viene redatto e firmato l'accordo.

Dopo almeno trenta giorni, è previsto un secondo appuntamento. I coniugi devono tornare entrambi per confermare quanto firmato nel primo incontro. Solo in quel momento l'accordo diventa valido e produce effetti legali. Se uno dei due non si presenta, o cambia idea, la procedura si interrompe e non ha valore.

3. Quanto costa?

Il costo è pari a 16,00 euro per il bollo, a cui va aggiunto l'eventuale onorario dell'avvocato.

Separarsi o divorziare in Comune è una soluzione ideale per chi si è lasciato in modo pacifico, non ha figli piccoli o problematiche economiche complesse da risolvere. È una via rapida, poco costosa e molto più leggera, anche emotivamente, rispetto a una causa in Tribunale.

D'altra parte, non è adatta a tutti. Se c'è disaccordo, se ci sono minori da tutelare o se bisogna dividere beni importanti, la legge prevede altre strade, più articolate, ma necessarie per garantire i diritti di tutti.