Un tempo per lo Sport

09.09.2022

Quanto può essere labile la differenza tra un vincitore ed un vinto? E quanto è fondamentale riuscire a cronometrare con precisione una prestazione sportiva?

Sono interrogativi ai quali non è raro rispondere, soprattutto per il cronometrista, una figura non molto conosciuta nello Sport, ma essenziale per tantissime discipline sportive.

Il precursore del cronometraggio in Italia fu l'italo-inglese Gilbert Marley, ex ciclista, che nel novembre del 1921 istituì il primo movimento ufficiale dedito alla raccolta e all'elaborazione dei dati, il Sindacato Italiano Cronometristi Ufficiali.

Dopo cento anni quell'associazione inizialmente limitata a poche persone è diventata una Federazione sportiva, riconosciuta dal CONI, denominata F.I.Cr., acronimo che sta per "Federazione Italiana Cronometristi".

L' attuale presidente, Antonio Rondinone, può contare su una struttura organizzata e disciplinata con meticolosità.

La passione e il puro spirito volontaristico dei circa 4.600 tesserati[1] sono un esempio tangibile degli altissimi valori sportivi contenuti nella Carta olimpica, manifesto di ogni vero atleta.

Il cronometrista - di pari passo con l'innovazione tecnologica delle strumentazioni tecniche utilizzate - è chiamato ad un arduo compito: garantire la regolarità delle competizioni sportive e di tutte le operazioni di cronometraggio.

Un ruolo intimamente collegato alla tradizione classica di Kronos, Titano del Tempo nato dall'unione di Gea e Urano, rispettivamente la terra e il cielo. Ma immaginiamo oggi quanti possono essere gli Sport in cui il fattore cronometrico è essenziale, dal motociclismo al nuoto, dall'atletica leggera allo sci alpino.

Oggi, la funzione del cronometrista è trasversale e abbraccia una grossa fetta di discipline sportive.

Se nel 1921, questo ruolo veniva svolto con rudimentali attrezzature, oggi - grazie all'apporto della Federazione nelle scelte commerciali delle diverse aziende sul mercato - la rilevazione del tempo non può prescindere da strumentazioni contraddistinte da tecnologie all'avanguardia.

Per comprendere i passi da gigante compiuti in un secolo di storia, il lettore pensi alle prime rilevazioni manuali nell'atletica leggera: il cronometrista - "l'uomo con un orologio in mano" -disponeva di apparecchiature non molto precise, che influenzavano negativamente la competizione.

In molte discipline, attualmente, i cronometristi si avvalgono dell'utilizzo dei c.d. transponder, introdotti nel mondo dello Sport a partire dagli anni Novanta.

Il dispositivo elettronico, opportunamente sollecitato, restituisce un codice univoco al trasmettitore che consente di identificare - con minime possibilità di errore - gli atleti e il loro tempo.

La formazione degli associati è sicuramente il caposaldo di tutta l'attività federale e trova la sua massima espressione nella Scuola Federale con sede a Roma, nella quale i tesserati possono ricevere una adeguata preparazione sulle sempre più innovative strumentazioni e sulle relative tecniche di cronometraggio.

Un altro aspetto peculiare della Federazione Italiana Cronometristi è il carattere sussidiario che essa svolge per le diverse discipline sportive.

Per questo motivo è frequente classificarla quale "Federazione di servizio", nell'accezione più nobile della definizione diffusa in dottrina. Lo stesso Presidente del C.O.N.I., Giovanni Malagò, in occasione delle celebrazioni per il centenario della Federazione, ha sottolineato quanto sia importante e peculiare per l'intero movimento olimpico nazionale il ruolo dei cronometristi[2].

Ma oltre ad una grande passione per lo sport, quali sono i requisiti per iniziare l'esperienza di cronometrista nella F.I.Cr.?

Per entrare a far parte di questo mondo non molto conosciuto è necessario iscriversi ad un corso ufficiale organizzato presso le diverse Associazioni affiliate, dislocate su tutto il territorio nazionale.

Nel corso delle lezioni, gli istruttori illustrano ai discenti le varie tecniche di cronometraggio che gli stessi poi dovranno applicare, una volta superato con successo il corso ed acquisita la qualifica di Allievo Cronometrista.

L' essere protagonista di un evento storico in simbiosi con l'atleta rende questo ruolo estremamente affascinante: del lavoro certosino dell'Ufficiale Cronometrista dipendono le sorti dell'atleta, appeso ad un millesimo di secondo, ad una immagine al fotofinish.

Tutto il mondo dello sport necessita di figure così specializzate ed organizzate come i cronometristi per l'affidabilità delle risultanze delle competizioni sportive.

Dott. Gianmarco Meo


[1] "I numeri dello Sport", CONI, Centro Studi e Osservatori statistici per lo Sport, 2017

[2] La struttura della Federazione, l'organizzazione e la Scuola Federale, <www.ficr.it>