In mancanza di adeguata preparazione, l'avvocato può accettare comunque l'incarico?

14.12.2023

E' un quesito che spesso e volentieri ci si pone … ma la risposta qual è?

Ebbene, l'avvocato è un libero professionista che ha la competenza ad accettare qualsiasi incarico venga sottoposto alla sua attenzione con eccezione dei casi pendenti dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione o al Consiglio di Stato, in merito ai quali è necessario essere iscritti nell'albo speciale per le giurisdizioni superiori.

Tolta la precedente preclusione, non esiste un divieto particolare sulle cause da accettare ma sono previste delle regole specifiche all'interno del Codice Deontologico Forense che prevede che nello svolgimento della professione, è tenuto al rispetto dei principi di indipendenza, lealtà, probità, dignità, correttezza, diligenza, decoro e competenza, fermo restando che non deve accettare incarichi che esulino dalla propria competenza.

La ratio di quanto appena affermato si rinviene nel fatto che l'accettazione dell'incarico presuppone che il professionista abbia le competenze giuste per assolverlo pertanto, laddove un avvocato ritenga che per una determinata causa ci sia bisogno di avere delle competenze in più, sarà tenuto ad avvertire il cliente che si rende necessario l'intervento di un collega in possesso delle competenze richieste dal caso di specie.

In mancanza di tali accortezze, qualora il cliente ritiene di essere stato soccombente nella causa per colpa dell'incompetenza dell'avvocato potrebbe chiedere un risarcimento dei danni e segnalare il professionista al Consiglio distrettuale per chiedere l'irrogazione di una sanzione che potrebbe esplicarsi in un richiamo verbale o, nella peggiore delle ipotesi, nella sospensione dall'esercizio della professione.

Dott.ssa Martina Carosi