Durante un torneo di calcio amatoriale, subisco un grave infortunio a seguito di un contrasto duro da parte di un avversario. Posso chiedere il risarcimento del danno?
In linea generale, durante
qualsiasi attività sportiva che preveda un "contatto" (come il calcio o basket,
ma anche la pallavolo), lo sportivo è certamente cosciente della possibilità di
entrare in contatto con altri giocatori e di subire infortuni.
Non è possibile prevedere
astrattamente se il danneggiato possa o meno chiedere il risarcimento del
danno, ma grazie a numerose pronunce della Corte di Cassazione siamo in grado
di stabilire il principio generale.
Si ritiene, infatti, che se l'infortunio
sia stato conseguenza di un intervento "funzionalmente connesso" al gioco e con
un grado di violenza proporzionata alle caratteristiche dello sport che si sta
praticando, in questo caso si escluderebbe la responsabilità del danneggiante,
trattandosi di un normale "fallo di gioco".
Qualora, invece, il grado di
intensità dovesse essere superiore al dovuto e l'intervento fosse compiuto con
l'intento di fare male, si potrà validamente richiedere di essere ristorati
economicamente del danno subito.