Dazi USA-UE: cos’è il neoprotezionismo e perché ci riguarda tutti

26.05.2025

A cura di Dott.ssa Veronica Riggi

La Presidente della Commissione europea ha chiamato Trump e ha chiesto un'estensione rispetto alla scadenza del primo giugno per i dazi al 50%: ESTENSIONE DEL TERMINE AL 9 LUGLIO!

La Presidente della Commissione Ue ha definito la telefonata con il presidente americano "ottima" e che l'UE è pronta a portare avanti i colloqui in modo rapido e deciso.

Ora, Trump minaccia dazi del 25% su iPhone e smartphone Samsung, nel tentativo di rilanciare la produzione tecnologica statunitense.

Negli ultimi mesi abbiamo tanto sentito parlare di "guerra di dazi"… ma sappiamo cosa sono e come funzionano?

I dazi sono lo strumento di politica commerciale per eccellenza!

L'origine dei dazi risale ai tempi del Medioevo. A quel tempo essi rappresentavano una delle fonti principali di introito fiscale e gravavano su tutte le merci che transitavano da un comune all'altro. Con il periodo feudale ed in particolare dal 1600, grazie alla politica mercantilistica e agli scambi commerciali, i dazi interni vennero ridotti e progressivamente eliminati favorendo la nascita di sistemi doganali di confine.

Questo sistema doganale è tutt'ora vigente ma col tempo i confini territoriali si sono ampliati sino ad approdare all'individuazione di principali blocchi di Paesi: UE, USA, Russia e Asia (in particolare la Cina).

Cos'è il dazio?

Il dazio è la forma più semplice e antica di barriera tariffaria che si concretizza in un'imposta doganale indiretta che può essere applicata sia sui prodotti esportati sia su quelli importati.

I dazi imposti sui beni esportati vengono applicati soprattutto dai Paesi in via di sviluppo mentre, un esempio di dazi sui beni importati è proprio quello di Donald Trump e della sua politica protezionistica[1].

Ad oggi i dazi, applicati in termini di percentuale, si suddividono in due categorie:

  • i dazi specifici: consistono in un ammontare fisso stabilito in base a delle caratteristiche del prodotto come il peso o la lunghezza;
  • i dazi ad valorem: vengono determinanti in relazione al valore del bene in questione mentre i dazi specifici.

L'immediato effetto dei dazi è quello di aumentare il prezzo del bene nel paese in cui quest'ultimo viene importato, inducendo i consumatori interni ad acquistare meno di quel bene. L'adozione di questa barriera tariffaria però, non coinvolge solo i consumatori, bensì diversi operatori che variano a seconda di un paese grande o di paese piccolo.

I "protagonisti" coinvolti sono i seguenti:

  • i consumatori;
  • i produttori;
  • il governo del paese che impone il dazio;
  • i consumatori e produttori del paese che trasferisce il bene.

Dall'introduzione di un dazio in un grande paese (come nel caso USA), beneficiano i produttori del paese che lo ha imposto. Infatti, stante che il prezzo del bene importato aumenta, i consumatori acquisteranno meno di quel bene importato e più dei prodotti locali. Invero, allo stesso modo, i produttori del paese che esporta, vista la diminuzione del prezzo del bene, dovranno ridurre le loro esportazioni mentre aumenterà il consumo interno. All'interno del paese importatore, i prezzi aumentano di proporzione inferiore rispetto all'ammontare del dazio.

Quindi, il costo del dazio viene supportato in parte dai consumatori interni ed in parte dai produttori del paese esportatore.

Ovviamente ciò influenzerà i prezzi internazionali.

Stati Uniti, UE e Cina, sono grandi potenze economiche al centro dei dibattiti e della cronaca economica degli ultimi anni…

Più nel dettaglio tra USA e CINA è "guerra aperta" ormai da anni dopo la trade war messa in atto da Donald Trump con la conseguente escalation a discapito della Cina di Xi Jinping.

Infatti già nel 2016 sulla base del suo motto "American First", durante la sua campagna elettorale Trump faceva spesso riferimento all'enorme quantità di merci che venivano importata dalla Cina e come questa stesse danneggiando l'economia statunitense. Invero, nonostante le misure iniziali protezionistiche promosse dagli Stati Uniti hanno colpito molti paesi del mondo tra cui l'Unione Europea e la Russia, l'obiettivo primario di Trump è sempre stato ed è quello di colpire il mercato cinese al fine di diminuire il disavanzo commerciale.

Tra le motivazioni c'è la competizione verso un Paese molto potente dal punto di vista economico che emerge sbaragliando le altre economie mondiali.


[1] Quest'ultimo, è il caso di un paese deve pagare un'imposta sui beni che vuole importare in stati esteri ed il suo effetto è quello di aumentare il costo del trasferimento del medesimo bene all'interno del paese.