
Il pignoramento: cos’è e come funziona
A cura di Dott.ssa Veronica Riggi
Prima di parlare di pignoramento è necessario fare un accenno sulla espropriazione forzata.
L'espropriazione forzata è una forma di esecuzione in forma generica volta a sottrarre, beni, per poter soddisfare le pretese del creditore.
Il procedimento si struttura in diverse fasi:
· la fase del pignoramento
· la fase dell'intervento dei creditori
· la fase della vendita forzata o dell'assegnazione
- la fase della distribuzione della somma ricavata.
Importanti sono il titolo esecutivo e il precetto.
Il titolo esecutivo è quel documento che conferma la posizione giuridica che il creditore intende far valere, mentre il precetto è l'atto con il quale si intima al debitore di adempiere l'obbligo risultante dal titolo esecutivo, entro un termine non minore di 10 giorni, con l'avvertimento che in mancanza, si procederà ad esecuzione forzata.
Torniamo a noi…
Il titolo esecutivo ed il precetto sono atti preparatori all'esecuzione in quanto l'espropriazione forzata ha inizio proprio con il pignoramento.
Il pignoramento è l'atto posto in essere dall'ufficiale giudiziario, che ha la funzione di vincolare i beni espropriati per evitare chi che il debitore possa alienarli o disporne e di rendere, dunque, inefficaci nei confronti del creditore gli atti di disposizione compiuti dal debitore dopo il pignoramento.
Per compiere il pignoramento è necessario che il creditore faccia un'apposita istanza all'ufficiale giudiziario, recandosi presso le casse pignoramenti del tribunale ed esibendo l'originale del titolo esecutivo e del precetto ritualmente notificati.
Allora, l'ufficiale giudiziario si recherà presso il debitore e procede ingiungendo formalmente al debitore di astenersi da qualunque atto diretto a sottrarre bene a garanzia del credito, lo invita a dichiarare la propria residenza o ad eleggere il proprio domicilio in uno dei comuni del circondario in cui ha sede il giudice competente dell'esecuzione, con l'avvertimento che, in mancanza o in caso di irreperibilità le successive notifiche o comunicazioni saranno effettuate presso la cancelleria del giudice e lo avverte che può chiedere la sostituzione delle cose o dei crediti pignorati con una somma di denaro pari all'importo dovuto, lo avverte che l'opposizione all'esecuzione è inammissibile se proposta dopo che sia stata disposta la vendita all'assegnazione dei beni e, qualora beni pignorati appaiono insufficienti per la soddisfazione del creditore, l'ufficiale giudiziario invita il debitore ad indicare altri beni pignorabili, i luoghi in cui si trovano o le generalità di terzi debitori.
Ovviamente di queste operazioni l'ufficiale giudiziario redige un verbale di pignoramento, che verrà consegnato al creditore insieme al titolo esecutivo e al precetto.
Da questo momento iniziano a decorrere diversi termini quali:
Dopo di ciò, prima della fissazione dell'udienza in cui sarà disposta la vendita all'assegnazione, il debitore potrebbe chiedere (con una istanza scritta) la sostituzione delle cose e dei crediti pignorati in una somma di denaro pari all'importo dovuto al creditore pignorante comprensivo di interessi e spese per l'esecuzione ovvero può chiedere, sempre con istanza scritta, la riduzione del pignoramento quando il valore dei beni pignorati è superiore all'importo delle spese dei crediti.
Per dare un taglio più pratico al contributo, vediamo adesso cosa succede a seguito della presentazione dell'istanza di vendita di beni pignorati o dell'assegnazione degli stessi
Praticamente, il giudice dell'esecuzione stabilisce le modalità con cui avverrà la vendita forzata dei beni pignorati e la loro assegnazione.
La vendita può venire con incanto ovvero con la cd. vendita all'asta, o senza incanto, mentre l'assegnazione può essere fatta solo per un valore che non sia inferiore alle spese di esecuzione e ai crediti aventi diritto di prelazione anteriore a quello dell'offerente; solo quando il valore è eccedente, l'offerente e gli altri creditori possono concorrere sull'eccedenza.
Cosa succede ai proventi della vendita?
Questi vengono distribuiti tra i creditori e la distribuzione avviene in modi diversi: