
Ho avuto un infarto: che diritti previdenziali mi spettano?
A cura di Dott.ssa Veronica Riggi
Per rispondere alla domanda è necessario sapere cos'è l'invalidità civile ovvero l'istituto giuridico che permette di capire la percentuale di capacità lavorativa di un soggetto, calcolata secondo parametri stabiliti dalla legge, da una commissione medico-legale integrata da un medico dell'INPS.
Quindi, l'invalidità non è mai riconosciuta d'ufficio!
Tornando all'argomento principale…
C'è da dire che l'infarto potrebbe conferire al soggetto il riconoscimento dell'invalidità civile ma a seconda della gravità dell'attacco cardiaco patito.
La legge, in materia, prevede 4 ipotesi di scompenso cardiaco a seguito di un infarto ed ognuna di esse, corrisponde ad una percentuale di invalidità differente:
Detto ciò, i diritti previdenziali conferiti dall'invalidità civile per chi ha avuto un infarto sono diversi, a seconda della percentuale data dalla commissione medica.
Ebbene, nel caso in cui vi sia un soggetto cardiopatico che rientra nella CLASSE 3 e a cui è stata riconosciuta una invalidità civile del 75%, spetta l'assegno mensile di assistenza, l'iscrizione nelle categorie protette utili per il collocamento mirato, l'esenzione ticket sanitario, congedo straordinario per cure e ausili gratuiti per la patologia accertata.
E l'accompagnamento?
Allora, chi ha avuto un infarto, può chiedere sì l'accompagnamento ma, solo in caso di scompenso cardiaco gravissimo (classe 4) e se è in una situazione di impossibilità motoria e ausiliaria.