Ho avuto un infarto: che diritti previdenziali mi spettano?

05.06.2025

A cura di Dott.ssa Veronica Riggi

Per rispondere alla domanda è necessario sapere cos'è l'invalidità civile ovvero l'istituto giuridico che permette di capire la percentuale di capacità lavorativa di un soggetto, calcolata secondo parametri stabiliti dalla legge, da una commissione medico-legale integrata da un medico dell'INPS.

Quindi, l'invalidità non è mai riconosciuta d'ufficio!

Tornando all'argomento principale…

C'è da dire che l'infarto potrebbe conferire al soggetto il riconoscimento dell'invalidità civile ma a seconda della gravità dell'attacco cardiaco patito.

La legge, in materia, prevede 4 ipotesi di scompenso cardiaco a seguito di un infarto ed ognuna di esse, corrisponde ad una percentuale di invalidità differente:

  • CLASSE 1 con una percentuale che va dal 21 al 30 % (ipotesi di paziente asintomatico);
  • CLASSE 2 riconosce una percentuale che va dal 41 al 50% (ipotesi di scompenso cardiaco lieve che provoca affaticamento e dispnea);
  • CLASSE 3 prevede una invalidità che va dal 71 all'80% (ipotesi di scompenso cardiaco grave o moderato);
  • CLASSE 4 riconosce una invalidità pari al 100% (ipotesi di paziente con scompenso cardiaco grave).

Detto ciò, i diritti previdenziali conferiti dall'invalidità civile per chi ha avuto un infarto sono diversi, a seconda della percentuale data dalla commissione medica.

Ebbene, nel caso in cui vi sia un soggetto cardiopatico che rientra nella CLASSE 3 e a cui è stata riconosciuta una invalidità civile del 75%, spetta l'assegno mensile di assistenza, l'iscrizione nelle categorie protette utili per il collocamento mirato, l'esenzione ticket sanitario, congedo straordinario per cure e ausili gratuiti per la patologia accertata.

E l'accompagnamento?

Allora, chi ha avuto un infarto, può chiedere sì l'accompagnamento ma, solo in caso di scompenso cardiaco gravissimo (classe 4) e se è in una situazione di impossibilità motoria e ausiliaria.