L’affidamento diretto di lavori, quando è previsto?

28.03.2024

Il nuovo Codice dei contratti pubblici, il d. lgs. n. 36/2023, prevede, all'art. 50, l'affidamento diretto, nei due casi di:

a) affidamento diretto per lavori di importo inferiore a 150.000 euro, anche senza consultazione di più operatori economici, assicurando che siano scelti soggetti in possesso di documentate esperienze pregresse idonee all'esecuzione delle prestazioni contrattuali anche individuati tra gli iscritti in elenchi o albi istituiti dalla stazione appaltante;

b) affidamento diretto dei servizi e forniture, ivi compresi i servizi di ingegneria e architettura e l'attività di progettazione, di importo inferiore a 140.000 euro, anche senza consultazione di più operatori economici, assicurando che siano scelti soggetti in possesso di documentate esperienze pregresse idonee all'esecuzione delle prestazioni contrattuali, anche individuati tra gli iscritti in elenchi o albi istituiti dalla stazione appaltante.

L'intento del legislatore è quello di semplificare, nel nuovo Codice, le procedure per lo svolgimento di lavori, servizi o per la fornitura di beni entro un importo economico stabilito, al fine di ottimizzare la stipula dei contratti per le amministrazioni degli enti locali e di quelle centrali e periferiche.

I due principi che regolano il meccanismo dell'affidamento diretto sono: il principio di rotazione e la puntuale indicazione nella "decisione di contrarre" dell'oggetto, dell'importo, del contraente, unitamente alle ragioni della sua scelta, la precisazione dei requisiti di carattere generale e, se necessari, di quelli inerenti alla capacità economico-finanziaria e tecnico-professionale.

Quanto al principio di rotazione, esso garantisce che l'affidamento o l'aggiudicazione di un appalto sia vietato al contraente uscente nei casi in cui due consecutivi affidamenti abbiano ad oggetto una commessa rientrante nello stesso settore di opere o servizi.

Entrambi costruiscono l'espressione del principio di trasparenza e di imparzialità, i due capisaldi su cui poggia l'attività amministrativa. Infatti con la motivazione analitica della decisione di contrarre si assicura che l'operato della amministrazione procedente si svolga nel rispetto del canone di legalità e con la rotazione si consente a tutti gli operatori economici, in maniera imparziale, il coinvolgimento nelle procedure di affidamento.

Dott.ssa Martina Buzzelli