Pensione e previdenza: che cos'è la pensione? quali tipi di pensione esistono nel nostro paese?
La pensione è una prestazione economica mensile finanziata dai contributi dei lavoratori, che viene erogata ai soggetti (sia dipendenti che autonomi) che hanno superato una certa età o non sono più abili al lavoro.
Il diritto alla pensione viene maturato dai lavoratori, iscritti ad una assicurazione come quelle collegate all'INPS (assicurazione generale obbligatoria AGO, quella dei fondi integrativi/sostitutivi di questa e gestione separata) o iscritti alle singole casse professionali, una volta raggiunti determinati requisiti assicurativi e contributivi, nonché l'età idonea.
Il principale ente pubblico gestore delle prestazioni pensionistiche è l'INPS, al quale è affidata la gestione dell'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti (c.d. AGO). Le prestazioni erogate dall'AGO sono:
- la pensione di vecchiaia;
- la pensione anticipata (ex pensione di anzianità);
- la pensione di inabilità;
- l'assegno di invalidità;
- la pensione ai superstiti (indiretta e di reversibilità);
- la pensione supplementare.
Vediamole…
Pensione di vecchiaia:
La pensione di vecchiaia è riconosciuta a tutti quei soggetti che ne facciano domanda, iscritti alle assicurazioni previdenziali sopra menzionate, che siano in possesso:
- di una certa età anagrafica (la cosiddetta età pensionabile);
- di una anzianità contributiva minima di 20 anni.
Pensione anticipata (ex pensione di anzianità):
Con la pensione anticipata è possibile accedere al trattamento di quiescenza prima che sia maturato il requisito legato all'età pensionabile, a patto che sia stata accumulata una certa anzianità contributiva (differente tra uomini e donne). Questa anzianità, fino all'anno scorso seguiva lo stesso adeguamento legato alla speranza di vita tenuto in considerazione per l'innalzamento dell'età pensionabile, ma il D.L. 4/2019 ha sospeso tale adeguamento fino al 2026, per cui dal 1º gennaio 2019 i requisiti per accedere a questo tipo di pensione sono:
- Uomini: qualsiasi età anagrafica ma con 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva;
- Donne: qualsiasi età anagrafica ma con 41 anni e 10 mesi di anzianità contributiva.
Pensione di inabilità agli invalidi civili:
La pensione di inabilità è una prestazione economica, erogata a domanda, in favore dei soggetti ai quali sia riconosciuta una inabilità lavorativa totale (100%) e permanente (invalidi totali), e che si trovano in stato di bisogno economico.
Il beneficio è corrisposto agli invalidi totali di età compresa tra i 18 e i 67 anni che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge e sono residenti in forma stabile in Italia.
Per l'anno 2023 l'importo della pensione è di 313,91 euro e viene corrisposto per 13 mensilità.
Il limite di reddito personale annuo è pari a 17.920,00 euro. La pensione può essere richiesta da chi è in possesso dei seguenti requisiti:
- riconoscimento dell'inabilità totale e permanente (100%);
- reddito inferiore alla soglia stabilita ogni anno per legge (per il 2023: 17.920,00 euro);
- età compresa tra i 18 e i 67 anni;
- cittadinanza italiana;
- per i cittadini stranieri comunitari: iscrizione all'anagrafe del comune di residenza;
- per i cittadini stranieri extracomunitari: permesso di soggiorno di almeno un anno (art. 41 TU immigrazione);
- residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.
Pensione ai superstiti:
La pensione ai superstiti è un trattamento pensionistico riconosciuto in caso di decesso del pensionato (pensione di reversibilità) o dell'assicurato (pensione indiretta) in favore dei familiari superstiti.
La pensione di reversibilità è pari ad una quota percentuale della pensione del dante causa.
Pensione supplementare di vecchiaia:
La pensione supplementare è una prestazione economica erogata al pensionato, a domanda, al fine di far valere la contribuzione accreditata in una gestione diversa da quella in cui è divenuto titolare di pensione, se tale contribuzione non è sufficiente a perfezionare un diritto autonomo a pensione.
La pensione supplementare spetta anche ai familiari superstiti, nel caso in cui non possano conseguire, per mancanza dei requisiti di assicurazione e contribuzione previsti, il diritto alla pensione autonoma indiretta a carico della gestione dove il deceduto ha versato i contributi, ma siano titolari di pensione indiretta o ai superstiti a carico di un fondo/gestione rispetto al quale è prevista l'erogazione di una pensione supplementare con riferimento ai contributi posseduti dall'avente causa.
A seconda del soggetto che chiede il trattamento (se titolare di pensione o superstite) e dei requisiti richiesti, si distinguono tre tipi di pensione supplementare:
- pensione supplementare di vecchiaia;
- pensione supplementare di invalidità;
- pensione supplementare ai superstiti.
Quota 100-102 e 103, cosa sono?
- A partire dal 1° gennaio 2019, è stata introdotta una nuova possibilità di pensionamento anticipato, in via sperimentale, per il triennio 2019-2021, al raggiungimento di un'età anagrafica di almeno 62 anni e di un'anzianità contributiva minima di 38 anni, definita pensione Quota 100.
Essa consentiva di accedere anticipatamente al trattamento pensionistico, purché fossero stati maturati entrambi i requisiti di seguito riportati:
- avere almeno 62 anni;
- aver maturato almeno 38 anni di contribuzione (di cui almeno 35 validi per la pensione di anzianità).
- Con la legge di Bilancio n. 234/2021 sono stati elevati di 2 anni i requisiti anagrafici portandoli a 64 anni, in presenza di un'anzianità contributiva minima di 38 anni. Prestazione rinominata pensione anticipata Quota 102.
I requisiti minimi richiesti per accedere a tale prestazione sono i seguenti:
- avere almeno 64 anni di età;
- aver maturato almeno 38 anni di contribuzione.
Entrambi i requisiti dovevano essere perfezionati entro il 31/12/2022, mentre il diritto d'accesso a Quota 102 poteva essere esercitato anche successivamente a tale data.
Per tutti gli altri aspetti, quali i destinatari, le modalità di accesso, il regime delle decorrenze, l'incumulabilità con i redditi da lavoro, essi coincidono con quelli di Quota 100.
- La Legge di Bilancio per il triennio 2023-2025", entrata in vigore il 1° gennaio 2023 (n. 197 del 29 dicembre 2022) ha introdotto una ulteriore possibilità di pensionamento anticipato con Quota 103, che si aggiunge a Quota 100 (62 anni di età e 38 anni di contributi entro il 31.12.2021) e a Quota 102 (64 anni di età e 38 anni di contributi entro il 31.12.2022).
Possono accedere alla pensione in Quota 103 coloro i quali abbiano maturato un'anzianità contributiva minima di 41 anni e compiuto almeno 62 anni di età, entro il 31 dicembre 2023. Il diritto conseguito entro tale data, potrà essere esercitato anche successivamente, dopo l'apertura della c.d. finestra.
Per il 2023, il limite massimo erogabile dell'importo di pensione sarà pari a euro 2.818,70 lordi mensili, prendendo a riferimento l'importo provvisorio del trattamento minimo di euro 563,74 mensili, comunicato dall'INPS con la circolare a, salvo successivo ricalcolo in base al valore definitivo dell'importo del trattamento minimo.