
Quando si configura il reato di oltraggio ad un Magistrato in udienza?
A cura di Dott.ssa Simona Ciaffone
L'art. 343 c.p. punisce l'ipotesi base di cui al I comma con la pena della reclusione da 6 mesi a 3 anni chiunque offenda l'onore o il prestigio di un Magistrato in udienza.
Al II comma è prevista la pena della reclusione di anni 5 ove l'offesa consista in un fatto determinato ed al III comma è disposto l'aumento fino ad 1/3 quando il fatto è commesso con violenza o minaccia.
Si tratta di un reato plurioffensivo, che offende sia la persona fisica destinataria della condotta che lo Stato nell'esercizio della funzione giudiziaria, ed a dolo generico, essendo sufficiente la volontà e la consapevolezza dell'agente del significato oltraggioso dei propri contegni.
Affinché si possa ritenere integrata l'azione tipica, il Magistrato deve ritenersi "in udienza" in tutti i casi in cui svolge la propria attività giudiziaria nel contraddittorio tra le parti ed in qualsiasi seduta, a nulla rilevando se l'oltraggio sia consumato nell'intervallo tra un processo ed un altro.