Che differenza c’è tra rapina propria e impropria?

15.12.2022

La rapina rientra, assieme al furto e alla truffa, tra i delitti contro il patrimonio in quanto danneggiano la situazione economica di un soggetto ed è disciplinata dall'art. 628 c.p. 

Nello specifico è un reato comune (può essere commesso da chiunque) e si configura quando un soggetto per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto , mediante violenza o minaccia alla persona( cd. violenza privata art. 610 c.p.), s'impossessa della cosa mobile altrui sottraendola a chi la detiene. Si considera tradizionalmente la rapina come una ipotesi di reato complesso (ex art 84 c.p.) i cui elementi costitutivi sono il furto e la violenza privata. Inizialmente nasce come ipotesi aggravante del furto perché non era considerato un reato autonomo ma successivamente, in seguito ad un notevole aumento di questa fattispecie, è diventato un reato a sé distaccato dal furto.

Il codice fa una distinzione del diritto di rapina:

  • Rapina propria/ fisica

Si verifica quando la violenza o la minaccia costituisce il mezzo diretto ed immediato per realizzare la sottrazione e l'impossessamento della cosa altrui per procurare a sé od altri un vantaggio. In sostanza avviene sia la sottrazione che l'impossessamento solo che, cronologicamente interviene prima la violenza e poi la sottrazione. 

Es: Tizio entra in banca che con l'arma in pugno ( minaccia) si fa consegnare dal cassiere tutto il denaro nella cassaforte.

  • Rapina impropria

Si verifica quando la violenza o minaccia avviene immediatamente dopo la sottrazione per procurarsi l'impunità ( sfuggire alle conseguenze penali del fatto commesso)o assicurare a sé o ad altri il possesso della cosa rubata. In sintesi l'agente sottrae e si impossessa della cosa, in secondo luogo usa la violenza o minaccia ovvero utilizza un qualsiasi mezzo idoneo a coartare la volontà del soggetto passivo annullando la capacità di azione o determinazione (es : narcotici, tecniche di ipnotizzazione).

Es: Tizio cerca di appropriarsi della borsa di Caio senza ricorrere alla violenza. Quando Caio si accorge che sta per essere derubato Tizio lo colpisce con un pugno in faccia o ricorre a tecniche di ipnotizzazione, così da facilitare la fuga.

Dott.ssa Letizia Fratello