
Che cosa si intende per vittimizzazione secondaria?
La vittimizzazione secondaria è quel fenomeno per il quale la persona offesa del reato rivive le sensazioni di sofferenza, dolore e paura di cui è stata vittima, rivivendo il trauma precedentemente provato.
Le vittime vulnerabili infatti sono spesso a rischio di essere indotte alla cosiddetta vittimizzazione secondaria proprio in quanto per le caratteristiche legate al soggetto, quali età, infermità o al tipo di violenza subita, potrebbero rivivere il trauma conseguente al reato che è stato perpetrato nei loro confronti.
La vittimizzazione secondaria spesso si realizza nelle aule di tribunale quando le vittime vengono portate a raccontare ciò che hanno patito, ripercorrendo passo dopo passo tutti gli istanti traumatici del reato subito, facendo riemergere quindi tutte quelle sensazioni traumatiche provate.
Al fine di evitare, o ridurre il più possibile, i fenomeni di vittimizzazione secondaria di persone minori di età o di vittime particolarmente vulnerabili, il legislatore italiano ha individuato, quale istituto per l'assunzione di queste testimonianze, l'incidente probatorio previsto dall'art. 392 c.p.p.
Non dimentichiamo che spesso, per la tutela e la protezione di queste particolari vittime, il giudice può anche disporre l'adozione di modalità protette per lo svolgimento dell'esame quali ad esempio l'esame schermato con specchio unidirezionale o protetto secondo le forme previste dall'art. 398 co. 5-bis c.p.p.